Skip to content

Orecchio ed equilibrio - 3. page

L’esame audiometrico tonale

esameaudiometrico_2L’esame audiometrico tonale permette di obiettivare un calo dell’udito quantificando l’entità della perdita uditiva e quali frequenze siano compromesse. E’ inoltre possibile studiare separatamente la funzionalità del nervo acustico e del sistema di trasmissione dei suoni (orecchio esterno, membrana timpanica, catena ossiculare ed orecchio medio).
E’ un’esame semplice, non invasivo e di breve durata.
Il paziente viene posto in un ambiente silenzioso o insonorizzato e vengono posizionate delle cuffie tramite le quali vengono fatti ascoltare dei toni puri (suoni con una specifica frequenza) ad un’intensità nota. Viene chiesto al paziente di segnalare quando è in grado di udire i suoni. Viene quindi segnato su un tracciato la minima intensità a cui il soggetto è in grado di sentire i suoni, distinguendo le singole frequenze e le due orecchie.

Continue reading

L’instabilità e le vertigini

L’essere umano è in grado di percepire la propria posizione nello spazio integrando numerose informazioni che possono giungere dall’organo dell’equilibrio (posto nell’orecchio interno), dalla vista, dall’udito, dal tatto e dalla percezione della posizione del proprio corpo. Tutte le informazioni vengono processate ed elaborate dal sistema nervoso centrale.
Una patologia che interessi uno di questi passaggi può causare instabilità e vertigine.

E’ innanzitutto fondamentale distinguere le vertigini che interessino il sistema nervoso centrale (patologie neurologiche) dalle vertigini di origine periferica, di competenza ORL.
Continue reading

Videonistagmografia

2016-05-01 16.03.37Nel soggetto sano, l’organo dell’equilibrio (sistema vestibolare) gioca anche un ruolo fondamentale nell’assistere il cervello nel controllo del movimento degli occhi in modo da non perdere la fissazione di un oggetto nonostante bruschi movimenti del capo.
In situazioni patologiche il sistema vestibolare può causare dei movimenti oculari anomali detti nistagmo.

L’accurata valutazione di questi movimenti sia spontanei che provocati è fondamentale per inquadrare le vertigini e l’instabilità. Essendo i movimenti oculari controllati sia dal cervello che dal sistema vestibolare è importante cercare di escludere per quanto possibile l’attività centrale: si cerca quindi di mettere il paziente in condizione di non vedere l’ambiente circostante. Per ottenere questa condizione si possono utilizzare gli occhiali di Frenzel dotati di lenti fortemente miopizzanti che fanno perdere al paziente ogni riferimento visivo.

L’evoluzione tecnologica è rappresentata dalla videonistagmografia: una maschera dotata di telecamera con illuminatore ad infrarossi. Una volta indossata il paziente sarà nel completo buio mentre l’esaminatore potrà studiare ed eventualmente registrare i movimenti degli occhi valutandoli in un monitor.

Registrazione con videonistagmografia del nistagmo rotatorio fisiologico in soggetto sano Continue reading

Gli acufeni e l’arricchimento sonoro

Gli acufeni (o tinnito) sono dei suoni percepiti dai pazienti ma non presenti nell’ambiente. La loro natura può essere correlata a patologie organiche (otosclerosi, trauma acustico, neurinoma dell’VII nervo acustico, ipoacusia improvvisa, ipoacusia da agenti ototossici, patologie neurologiche …) o, nella maggior parte dei casi, da causa non identificabile.
Gli acufeni coinvolgono un gran numero di soggetti (fino al 15-18% della popolazione), possono essere costanti o intermittenti, monolaterali o bilaterali.
L’acufene può essere di tono acuto o grave, di intensità lieve o molto alta. Può essere molto fastidioso, soprattutto negli ambienti silenziosi, situazione in cui viene percepito maggiormente.
Chi soffre di acufeni sa quanto questo disturbo possa rappresentare un vero e proprio handicap, rendendo difficoltoso il sonno, aumentando lo stato d’ansia e di stress.
Durante la valutazione ORL è essenziale valutare se l’acufene possa avere una causa organica o meno, una volta accertato che l’acufene sia idiopatico (non abbia una causa nota) il paziente deve capire che l’acufene è un fastidio (anche importante) ma non rappresenta e non deve rappresentare un problema di salute. Continue reading

Il tappo di cerume

lavaggiotappodicerumeL’orecchio esterno fisiologicamente produce delle secrezioni ceruminose che lo proteggono da infezioni e microtraumatismi. Il cerume viene spontaneamente spontaneamente trasportato dalla pelle verso l’esterno dove verrà successivamente rimosso con la normale igiene. Il cerume mischiandosi alla pelle disepitelizzata può accumularsi causando i tanto temuti tappi di cerume. Alcune persone sono molto soggette alla formazione dei tappi di cerume, sono noti alcuni fattori di rischio: l’ipersecrezione di cerume, l’impiego di cotton fioc (che schiacciano il cerume verso il timpano), l’uso routinario di auricolari, patologie che causano un’aumentata disepitelizzazione della cute (cheratiti, psoriasi), condotto uditivo stretto o ristretto da osteomi ed esostosi. Inoltre con l’età il cerume tende ad essere più duro e quindi si è più soggetti alla formazione di tappi con l’avanzare degli anni. Il cerume delle orecchie ha una particolare caratteristica: è igroscopico, ossia si gonfia nel momento in cui viene bagnato con acqua. E’ frequente che i pazienti riferiscano di sentire molto meno, improvvisamente, dopo aver fatto la doccia. I tappi di cerume possono dare svariati sintomi: ipoacusia trasmissiva, autofonia (sentire rimbombare la propria voce), acufeni, dolore (otalgia) se compaiono sovra infezioni. Una semplice otoscopia permette di diagnosticare il tappo. Esistono differenti tecniche per rimuovere il tappo di cerume. La più semplice e la meno fastidiosa per il paziente è quella di ricorrere ai lavaggi auricolari: un getto d’acqua (a temperatura corporea) spruzzato nel condotto uditivo esterno si insinua tra la pelle ed il cerume asportandolo dal condotto. Nel caso in cui si sospetti un’infezione (sia già presente dolore) o via sia una nota perforazione della membana timpanica o altre patologie dell’orecchi,o il lavaggio è però sconsigliato. Si potrà estrarre il cerume con uncini, anse, spatole, pinze di Hartmann o con aspiratore sotto attento controllo visivo.

Otoscopia

L’otoscopio è uno strumento dotato di un innesto per i coni auricolari monouso, di una luce e di una lente di ingrandimento.
Permette di osservare il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica in maniera molto agevole. E’ sufficiente effettuale una leggera trazione verso l’esterno e posteriormente sul padiglione auricolare e posizionare lo strumento.
E’ possibile escludere la presenza di tappi di cerume, di restringimenti del condotto uditivo esterno (esostosi ed osteomi), escludere otiti esterne, valutare l’integrità della membrana timpanica, escludere miringiti, otiti medie acute ed effusive.
L’esame si può effettuare facilmente anche nei bambini.

Membrana timpanica destra sana
Membrana timpanica destra sana
Membrana timpanica sinistra sana, si noti in trasparenza la staffa (nel quadrante postero-superiore)
Membrana timpanica sinistra sana, si noti in trasparenza la staffa (nel quadrante postero-superiore)
Membrana timpanica sinistra sana
Membrana timpanica sinistra in guarigione dopo episodio di otite media effusiva