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Interventi ORL - 2. page

Parotidectomia

La parotidectomia è l’intervento di asportazione parziale o totale della ghiandola parotide.
Viene effettuata soprattutto per asportare tumori della ghiandola parotide sia benigni che maligni. Solo raramente i problemi di calcoli salivari della ghiandola parotide (scialolitiasi) richiedono l’asportazione della ghiandola e quindi l’intervento di parotidectomia.

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In rosso: incisione tradizionale secondo Redon In blu: incisione estetica con prolungamento cervicale da ritidectomia (lift facciale)

Incisione
Esistono differenti tipi di incisione che possono essere utilizzati per l’intervento di parotidectomia.
L’incisione più comune è quella secondo Redon: si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio per poi curvare nuovamente e proseguire l’incisione nel collo.
Una variante è quella che combina la precedente incisione con quella da ritidectomia (lift facciale): si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio, a differenza della precedente incisione, il faglio si porta fino all’attaccatura del capillizio e poi discende sempre rimanendo adiacente all’attaccatura del capillizio, in questo modo i capelli copriranno l’incisione. Continue reading

Tiroidectomia

La tiroidectomia è l’intervento di asportazione della ghiandola tiroide.
Si rende necessario in caso di:
-tumore maligno sospetto o accertato
-gozzo (o struma) il cui volume sia importante e vada a causare problemi estetici o deviazioni della trachea o dispnea o disfagia
-ipertiroidismo non più controllabile con terapia medica
-morbo di Basedow con oftalmopatia Continue reading

Parlare dopo laringectomia totale

La chirurgia LASER della laringe, le laringectomie subtotali e il miglioramento della radioterapia permettono in un gran numero di pazienti di curare i tumori della laringe senza asportarla completamente.
Purtroppo ancora oggi molti tumori della laringe e della faringe possono essere curati solo con l’intervento di laringectomia totale (eventualmente esteso alla faringe: faringolaringectomia)
L’intervento di laringectomia totale prevede l’asportazione di tutta la laringe, l’abboccamento della trachea alla cute (tracheostomia completa permanente) e la ricostruzione di una nuova via alimentare completamente indipendente dalla via aerea. Alla dimissione, i pazienti sottoposti a laringectomia totale mangiano normalmente tramite la bocca ma respirano esclusivamente attraverso la tracheostomia (non più dalla bocca e dal naso).
Spesso i pazienti vedono questo intervento come molto mutilante ma in realtà è possibile conviverci quasi normalmente: la tracheotomia può essere facilmente nascosta da un foulard o da indumenti con il collo un po’ alto ed è possibile recuperare la voce! Continue reading

Tonsillectomia

Tonsille ipertrofiche, criptiche, di paziente adulto affetto da tonsilliti acute recidivanti
Tonsille ipertrofiche, criptiche, di paziente adulto affetto da tonsilliti acute recidivanti

La tonsillectomia è l’intervento chirurgico di asportazione delle tonsille palatine. E’ una procedura routinaria, sicura, che attualmente viene effettuato esclusivamente in anestesia generale.
Le tonsille vengono rimosse o per patologie infettive (tonsilliti acute ricorrenti) o per problematiche di ostruzione delle vie respiratorie o per sospette neoplasie.
I criteri che portano alla corretta indicazione alla tonsillectomia differiscono sostanzialmente tra bambini ed adulti.

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La rinoplastica

profilirinoplasticaLa rinoplastica è l’intervento chirurgico che permette la correzione estetica del naso.

La forma del naso è determinata dal suo scheletro che è costituito di ossa, cartilagini e tessuto fibroadiposo. Il chirurgo come uno scultore è in grado con numerose tecniche di modificare la forma dello “scheletro del naso” cambiando l’aspetto estetico della piramide nasale. E’ una procedura chirurgica piuttosto complessa che richiede una grande abilità chirurgica ed una buona esperienza. Viene effettuato sia da Otorinolaringoiatri che da Chirurghi Plastici, i primi possono abbinare l’intervento anche a procedure atte a migliorare la respirazione nasale correggendo il setto nasale (settoplastica), riducendo lo spessore della mucosa dei turbinati inferiori (turbinoplastica) ed ad interventi endoscopici per sinusite (FESS).

E’ un intervento della durata di circa 2 ore, richiede 1 notte di ricovero dopo l’intervento. Presso il San Raffale di Milano il posizionamento di tamponi nasali è assolutamente eccezionale.

La procedura, essendo un intervento estetico, non è coperto dal sistema sanitario; alcune compagnie assicurative potrebbero rimborsare parzialmente il costo dell’intervento coprendo gli step chirurgici atti a migliorare la respirazione nasale (settoturbinoplastica).

Settoturbinoplastica

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TC del massiccio facciale senza mezzo di contrasto che mostra deviazione sinistro-convessa del setto nasale

Oggi parliamo di settoturbinoplastica, l’intervento che serve per correggere le deviazioni del setto nasale (settoplastica) e per decongestionare i turbinati nasali (turbinoplastica)

Innanzitutto vediamo qualche piccolo accenno di anatomia: il setto nasale divide le due fosse nasali regolando ed ottimizzando i flussi d’aria che passano all’interno delle fosse nasali, è costituito da una cartilagine (la cartilagine quadrangolare del setto nasale) e da due ossa (il vomere e la lamina perpendicolare dell’etmoide). Questo scheletro osteo-cartilagineo è ricoperto da una pellicola fibrosa (pericondrio e periostio) a sua volta ricoperta da mucosa.

Il setto nasale oltre ad un ruolo funzionale (ottimizzare i flussi d’aria nasali) ha anche un ruolo strutturale sorreggendo la punta del naso. La rimozione in toto del setto nasale ha quindi degli effetti disastrosi sia per la respirazione che diventa estremamente difficoltosa per la formazione di abbondanti croste che dal punto di vista estetico, per la caduta verso il basso della punta del naso.

Per correggere deviazioni del setto nasale è opportuno asportare le porzioni di cartilagine e di ossa che rappresentano la deviazione, preservando la mucosa e la porzione più anteriore del setto nasale che “sorregge” la punta del naso. Continue reading