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I DECESSI IN INGHILTERRA PER VARIANTE DELTA TRA VACCINATI E NON VACCINATI: LEGGIAMO CORRETTAMENTE I DATI.

Il Regno Unito sta fornendo un’enormità di dati sull’andamento dell’epidemia, tra i tanti documenti troviamo il “SARS-CoV-2 variants of concern and variants under investigation in England – Technical briefing 16” https://www.gov.uk/government/publications/investigation-of-novel-sars-cov-2-variant-variant-of-concern-20201201 che riporta una interessante tabella sulla diffusione dei casi, accessi in pronto soccorso e decessi attribuiti alla variante Delta, dividendoli sulla base dello stato vaccinale (immagine allegata).
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I dati riportati da questa tabella sono stati completamente stravolti e vengono utilizzati superficialmente da molti complottisti per “supportare” l’inutilità o inefficacia dei vaccini.
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Le loro tesi sono:
-il numero di decessi tra i vaccinati (26 decessi) è molto simile a quello tra i non vaccinati (34 decessi), quindi i vaccini sono inutili
-il rapporto tra casi e decessi è maggiore tra i vaccinati (4087 casi, 26 decessi, decessi/casi = 0,63%), rispetto ai non vaccinati (35521 casi, 34 decessi, decessi/casi = 0,096%) quindi i vaccinati hanno un rischio di morire maggiore.
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No, caro complottista, le cose non stanno così, proprio per niente.
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Ci sono 2 cose importanti da considerare:
-la COVID porta al decesso solo in rarissimi casi in giovane età
-per stimare un rischio bisogna tenere sempre in considerazione il denominatore, ossia il numero di persone vaccinate e non vaccinate che sono potenzialmente esposte.
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Nell’ultimo report https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1001354/Variants_of_Concern_VOC_Technical_Briefing_17.pdf è stato definito il numero di decessi per variante delta sia sulla base dello stato vaccinale che sulla base dell’età (superiore o inferiore ai 50 anni), dato che aiuta molto a chiarire la situazione. Vediamo che tra i non vaccinati sono stati registrati 38 decessi sopra i 50 anni e 6 decessi sotto i 50, mentre tra i vaccinati a 2 dosi abbiamo avuto zero decessi sotto i 50 anni e 50 decessi sopra i 50 anni.
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Adesso andiamo a vedere il numero di persone vaccinate.
Tra la mole di dati pubblicati ufficialmente dal Regno Unito troviamo la copertura vaccinale per fascia d’età dell’Inghilterra aggiornata al 23/5 https://www.ons.gov.uk/visualizations/dvc1434/ageovertimewrapper/datadownload.xlsx , che ho riportato negli istogrammi allegati, sia in percentuale che in numero complessivo.
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Al 23 maggio in Inghilterra avevamo:
<50 aa: 18.687.910 non vaccinati; 6.320.104 vaccinati con 2 dosi
>50 aa: 4.883.757 non vaccinati; 14.502.087 vaccinati con 2 dosi
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I primissimi decessi per variante delta sono stati registrati a fine maggio, quindi possiamo considerare la copertura del 23/5 come il minimo numero di soggetti vaccinati sulla base del quale calcolare il rischio.
Se i vaccini non servono come mai su oltre 14 milioni di vaccinati sopra i 50 anni sono stati registrati 50 decessi e su meno di 5 milioni di non vaccinati 38?
Tra i non vaccinati over50 si è verificato un decesso ogni 128.520 mentre tra i vaccinati uno ogni 290.042. Quindi il rischio di morte è almeno dimezzato.
In realtà il rischio è ancora più basso, i dati forniti dividono i decessi tra over e under 50 ma nella fascia 50-59 il rischio di morte è molto più basso che nella fascia 60-69 (circa 1/4) e tra i 4.883.757 non vaccinati in Inghilterra sopra i 50 anni ben 3.257.092 erano nella fascia 50-59. Se avessimo i dati per singola fascia d’età dei decessi attribuiti a Delta, quasi sicuramente emergerebbe un’efficacia ancora maggiore dei vaccini. Inoltre nelle settimane successive al 23 maggio è ulteriormente aumentata la copertura vaccinale soprattutto sopra i 50 anni, abbassando ulteriormente il rischio.
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L’utilità dei vaccini è ancora più palese se guardiamo i dati degli accessi in pronto soccorso: tra i non vaccinati ci sono stati 2035 accessi sotto i 50 anni e 213 sopra i 50 anni, mentre tra i vaccinati a 2 dosi 94 sotto i 50 anni e 254 sopra i 50 anni.
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Considerando il denominatore abbiamo:
-un accesso in PS ogni 9.183 non vaccinati sotto i 50 anni e un accesso ogni 22.928 non vaccinati sopra i 50 anni.
-un accesso in PS ogni 67.235 vaccinati a 2 dosi sotto i 50 anni e un accesso ogni 57.095 vaccinati a 2 dosi sopra i 50 anni. Quindi un rischio molto più basso per i vaccinati.
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Se leggiamo correttamente i dati vediamo che anche con la variante delta i vaccinati si ammalano meno (meno casi), vanno meno in pronto soccorso e muoiono meno!
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PS ad ulteriore chiarimento: quando guardate i casi/ricoveri/decessi tra vaccinati e non vaccinati ricordatevi che tra i non vaccinati ci sono pochissimi soggetti con più di 60 anni, quindi state confrontando 2 due popolazioni assolutamente non omogenee per età.
Ho aggiunto un’immagine nella quale potete vedere la differente ripartizione per età dei vaccinati e non vaccinati sopra i 50 anni al 23/5. Nelle settimane successive la vaccinazione è continuata aumentando la discrepanza.
Tra i non vaccinati abbiamo pochissimi soggetti con più di 65 anni che sono quasi tutti stati vaccinati.
Se abbiamo 1000 infetti over50 vaccinati, avremo anche tanti grandi anziani con significativo rischio di morte anche se vaccinati. Tra i non vaccinati avrò quasi esclusivamente soggetti tra i 50-59 anni.