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Le complicanze dell’otite media acuta

notiziabambinomortootiteNon sono solito fare terrorismo. La mia personale opinione è che il medico è tenuto a conoscere tutte le possibili complicanze, incluse le più recondite e gravi ma deve comunicare al paziente solo quelle più realistiche, aggiornando eventualmente il paziente man mano che la situazione clinica evolve.
Dire alla famiglia di un bambino di 7 anni con male all’orecchio da 1-2 giorni che potrebbe morire è puro e semplice terrorismo. Se dopo 7 gg di sintomi di rilievo, in aggravamento, non si effettua una terapia … allora il rischio vita esiste!

Il recente caso di cronaca del bambino morto ad Ancona per le complicanze di un’otite media acuta, gestita solo con prodotti omeopatici, mi ha spinto a scrivere un approfondimento sulle possibili complicanze dell’otite media acuta.
L’otite media acuta è un’infezione, tipicamente batterica dell’orecchio medio che si può risolvere anche spontaneamente e, nella stragrande maggior parte dei casi, si cura in maniera efficace con un’appropriata terapia antibiotica.
La medicina non ha potuto beneficiare degli antibiotici fino agli anni 40-50 e prima di allora era molto frequente vedere le complicanze di questo tipo di infezione.
Il pus che si accumula nell’orecchio medio può esercitare una pressione sul timpano tale da romperlo provocando una perforazione della membrana timpanica (situazione frequente), che può andare in contro a cicatrizzazione spontanea o cronicizzazione della perforazione (otite media cronica semplice).
Il pus inoltre può causare un’irritazione del nervo faciale (che fa muovere metà dei muscoli mimici del viso) e provocare una paralisi della metà del volto che può anche essere permanente.
L’infezione può sconfinare dall’orecchio medio e coinvolgere,posteriormente, le celle mastoidee causando una mastoidite acuta, infezione ossea molto dolorose e pericolosa che spesso richiede un intervento chirurgico in urgenza per asportare l’osso necrotico. Dalla mastoide a sua volta l’infezione può invadere il collo causando un ascesso o coinvolgere l’osso petroso e provocare una tromboflebite del seno sigmoideo (situazione molto grave e pericolosa) che richiede importanti terapie endovenose.
L’infezione può anche evolvere verso l’alto coinvolgendo le meningi (causando una meningite) ed accumularsi nella teca cranica creando degli ascessi extradurali o cerebrali.
Il pus può anche dilagare medialmente ed entrare nell’orecchio interno causando una labirintite propriamente detta e problemi dell’udito anche irreversibili.
Il coinvolgimento del seno sigmoideo può causare una tromboflebite.
… quindi l’otite media acuta è un’infezione grave? NO, l’otite media acuta è un’infezione frequente e banale ma che se non trattata correttamente può anche provocare situazioni gravissime, potenzialmente letali.
Data l’alta percentuale di risoluzione spontanea dell’infezione è corretto attendere 1-2 giorni prima di iniziare una terapia antibiotica ma non oltre.