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Oncologia ORL

Carcinoma del vestibolo nasale

Paziente affetto da carcinoma squamocellulare del vestibolo nasale destro

I carcinomi del vestibolo nasale sono delle rare neoformazioni maligne che originano dalla cute del vestibolo nasale, inizialmente danno una sintomatologia molto limitata che può diventare molto dolorosa in caso di infiltrazione delle cartilagini alari e/o di sovrainfezioni batteriche.
Per confermare la diagnosi è necessario un prelievo bioptico, è inoltre accertare mediante studi radiologici che la malattia non abbia dato localizzazioni linfonodali o metastasi a distanza.
Il trattamento è tipicamente chirurgico e richiede un’asportazione sufficientemente ampia da garantire una sicurezza oncologica.
Una volta asportata la malattia si può ricorrere a protesi o a ricostruzioni chirurgiche mediante lembi.
Il caso nella foto è stato ricostruito mediante un lembo parafrontale sorretto da un innesto di cartilagine prelevata dall’elice dell’orecchio

Il papilloma invertito

Il papilloma invertito o schneideriano è una neoformazione polipoide benigna dei seni paranasali che origina generalmente dalle celle etmoidali o dai seni mascellari e comunemente causa sintomi quando si aggetta nella fossa nasale.
Nonostante la natura istologica benigna, i papillomi invertiti sono in grado di infiltrare le strutture adiacenti, deformando ed erodendo anche le strutture ossee.

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Le metastasi laterocervicali da focus occulto

Molti tumori del distretto testa-collo sono caratterizzati da una precoce diffusione alle strutture linfatiche. Alcune cellule maligne possono muoversi attraverso i vasi linfatici ed accumularsi all’interno di un linfonodo, dove possono accrescersi e dare una reazione infiammatoria/infettiva del linfonodo che aumenterà il proprio volume e si parlerà quindi di linfoadenopatia. Continue reading

I danni del fumo alla laringe

I fumatori espongono la propria laringe ad un fortissimo e prolungato stress, infatti il fumo di sigaretta è un importante ossidante che causa uno stato infiammatorio cronico e, a lungo andare, provoca la formazione di tumori maligni.

Inizialmente si verifica una forma di laringite cronica che dà pochi sintomi e nessuna evidente anomalia all’esame fibroscopico, la voce è il primo campanello di allarme e si dimostra più roca e “rigida” (sclerofonia). Continue reading

I tumori dell’orofaringe ed il virus HPV (Human Papilloma Virus)

Carcinoma squamocellulare dell'orofaringe (emibaselingua destra)
Carcinoma squamocellulare dell’orofaringe (emibaselingua destra)

Già parecchi anni fa i chirurghi Otorinolaringoiatri si erano accorti che tra i pazienti affetti da neoplasie maligne (tipicamente con un’età superiore ai 60 anni, fumatori e bevitori) vi fosse un gruppo ristretto di pazienti giovani e spesso non fumatori e non bevitori.

Le successive ricerche hanno scoperto e dimostrato la presenza all’interno dei tumori di questo secondo gruppo del virus HPV (Human Papilloma Virus).
Negli ultimi anni è stata però effettuata una propaganda spesso allarmistica ed il messaggio sbagliato che spesso viene percepito dai pazienti è che il virus HPV causa il tumore e che essendo un virus a trasmissione sessuale vuol dire che particolari abitudini sessuali causano il cancro dell’orofaringe.
I media partendo da un fondo di verità hanno stravolto la realtà facendo parecchio terrorismo.
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Neurinoma dell’VIII nervo cranico (nervo vestibolo cocleare)

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Voluminoso neurinoma dell’VIII nervo cranico di sinistra

Il neurinoma dell’VIII nervo cranico (nervo vestibolococleare), a volte impropriamente chiamato neurinoma del nervo acustico, è un tumore benigno che origina dalle cellule di Schwann (schwannoma).

Colpisce 7-10 soggetti ogni milione per anno. Mostra una lieve predilezione per il sesso femminile e massima incidenza nella V decade. Rappresenta l’8-10% dei tumori endocranici e l’80% dei tumori dell’angolo pontocerebellare. Nella maggior parte dei casi origina dalla componente vestibolare del nervo. E’ quasi sempre monolaterale e nelle rarissime forme bilaterale è associato frequentemente a neurofibromatosi di tipo 2.

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Le laringectomie subtotali

Le laringectomie subtotali sono un gruppo di interventi diversi che si pongono l’obiettivo di asportare tumori della laringe permettendo al paziente, a guarigione completata, di respirare, parlare e mangiare per via naturale.
La funzione principale della laringe è quella di indirizzare correttamente la saliva ed il cibo verso la via alimentare e l’aria verso la trachea evitando che liquidi e cibo vadano accidentalmente nelle vie aeree (inalazione).
Paradossalmente la voce è una funzione accessoria della laringe (molti animali hanno la laringe ma non parlano) che si riesce a recuperare anche dopo completa asportazione della laringe (vedi parlare dopo laringectomia totale).
Il chirurgo con questi interventi stravolge completamente l’anatomia e la fisiologia della laringe, dopo l’intervento la neolaringe effettua dei movimenti completamente diversi rispetto alla situazione normale ma riesce a proteggere in maniera efficace le vie aeree dal cibo, permette un passaggio normale dell’aria ed è in grado di produrre una buona voce. Continue reading

Parotidectomia

La parotidectomia è l’intervento di asportazione parziale o totale della ghiandola parotide.
Viene effettuata soprattutto per asportare tumori della ghiandola parotide sia benigni che maligni. Solo raramente i problemi di calcoli salivari della ghiandola parotide (scialolitiasi) richiedono l’asportazione della ghiandola e quindi l’intervento di parotidectomia.

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In rosso: incisione tradizionale secondo Redon In blu: incisione estetica con prolungamento cervicale da ritidectomia (lift facciale)

Incisione
Esistono differenti tipi di incisione che possono essere utilizzati per l’intervento di parotidectomia.
L’incisione più comune è quella secondo Redon: si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio per poi curvare nuovamente e proseguire l’incisione nel collo.
Una variante è quella che combina la precedente incisione con quella da ritidectomia (lift facciale): si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio, a differenza della precedente incisione, il faglio si porta fino all’attaccatura del capillizio e poi discende sempre rimanendo adiacente all’attaccatura del capillizio, in questo modo i capelli copriranno l’incisione. Continue reading