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Orecchio ed equilibrio

Otomastoidite acuta

Otomastoidite sinistra

  • L’otomastoidite è un’infezione rara della mastoide, più frequente nei bambini, che nasce come complicanza di un’otite media acuta.
    Le cellule della mastoide sono in comunicazione con l’orecchio medio ed il pus che si forma nell’orecchio medio in tutti i casi di otite media acuta sfocia nelle cellule mastoidee.
    In alcuni rari casi, l’infezione coinvolge il periostio e l’osso stesso causando un’osteite, processo alla base della mastoidite acuta propriamente detta.
    La mastoidite è caratterizzata da otalgia, ovattamento auricolare, febbre, tumefazione retroauricolare dolente che disloca il padiglione auricolare anteriormente e lateralmente.
    Il pus può bucare l’osso ed arrivare al di sotto della cute retroauricolare o sfociare nel collo, in altri casi molto più gravi il pus può arrivare all’interno del cranio causando un ascesso cerebrale.
    La mastoidite acuta è un’infezione grave che necessita di terapia antibiotica spesso endovenosa.
    In molti casi gli antibiotici non riescono ad arrivare all’osso infetto ed è necessario un intervento chirurgico di mastoidectomia nel quale si asporta l’osso malato.
  • Tumefazione retroauricolare

    Head impulse test

    L’head impulse test è un esame clinico molto utile nella valutazione di pazienti affetti da vertigini o deficit dell’equilibrio.
    E’ un test non invasivo molto rapido ma non sempre di facile valutazione.
    Si chiede al paziente di fissare un punto in prossimità degli occhi dell’operatore (la punta del naso o un bottone della camicia) e si fanno fare alla testa del paziente dei movimenti brevi ma molto rapidi verso destra o verso sinistra in maniera imprevedibile.
    In condizioni normali il cervello sfrutta le informazioni provenienti dalla vista e dall’organo dell’equilibrio e riesce a mantenere sempre le pupille fisse sul bersaglio.
    Se l’organo dell’equilibrio non lavora correttamente, ruotando la testa verso il lato malato, la pupilla non riuscirà a rimanere sul bersaglio e tenderà ad andare lateralmente; in un secondo momento il cervello si rende conto dell’errore e corregge lo sguardo con un movimento rapido della pupilla (saccade).

    Ascesso del padiglione auricolare – otoematoma

    Ascesso del padiglione auricolare sinistro dopo posizionamento di piercing (rimosso)

    Traumi e corpi estranei possono provocare infezioni del padiglione auricolare, se il pus non riesce a defluire all’esterno può accumularsi nel padiglione creando una tumefazione.
    Talvolta un trauma dell’orecchio può determinare un sanguinamento che si accumula nel padiglione creando un otoematoma, una tumefazione dall’aspetto molto simile ad un ascesso ma in assenza di processi infettivi.

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    L’ipoacusia improvvisa

    Per ipoacusia improvvisa si intende un calo dell’udito maggiore di 30 db all’esame audiometrico tonale che interessi almeno 3 frequenze contigue e che si verifichi in meno di 3 giorni.
    I pazienti lamentano un calo dell’udito o una sordità che compare improvvisamente, al risveglio o da un momento all’altro, quasi sempre da un solo lato e spesso associata a sibili (acufeni), sensazione di peso auricolare, distorsione dei rumori. Continue reading

    Le complicanze dell’otite media acuta

    notiziabambinomortootiteNon sono solito fare terrorismo. La mia personale opinione è che il medico è tenuto a conoscere tutte le possibili complicanze, incluse le più recondite e gravi ma deve comunicare al paziente solo quelle più realistiche, aggiornando eventualmente il paziente man mano che la situazione clinica evolve.
    Dire alla famiglia di un bambino di 7 anni con male all’orecchio da 1-2 giorni che potrebbe morire è puro e semplice terrorismo. Se dopo 7 gg di sintomi di rilievo, in aggravamento, non si effettua una terapia … allora il rischio vita esiste! Continue reading

    Il nistagmo congenito

    Con il termine nistagmo congenito si intende un movimento incessante degli occhi, con andamento pendolare che è presente si dalla nascita o dalle prime settimane di vita.
    A differenza del nistagmo patologico riscontrabile nelle sindromi vertiginose, non sono riconoscibili la fase rapida e la fase lenta del nistagmo.
    Il cervello dei soggetti affetti impara ad escludere le immagine determinate dal movimento degli occhi ed ottiene un’immagine stabile.