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L’esame audiometrico tonale

esameaudiometrico_2L’esame audiometrico tonale permette di obiettivare un calo dell’udito quantificando l’entità della perdita uditiva e quali frequenze siano compromesse. E’ inoltre possibile studiare separatamente la funzionalità del nervo acustico e del sistema di trasmissione dei suoni (orecchio esterno, membrana timpanica, catena ossiculare ed orecchio medio).
E’ un’esame semplice, non invasivo e di breve durata.
Il paziente viene posto in un ambiente silenzioso o insonorizzato e vengono posizionate delle cuffie tramite le quali vengono fatti ascoltare dei toni puri (suoni con una specifica frequenza) ad un’intensità nota. Viene chiesto al paziente di segnalare quando è in grado di udire i suoni. Viene quindi segnato su un tracciato la minima intensità a cui il soggetto è in grado di sentire i suoni, distinguendo le singole frequenze e le due orecchie.

Successivamente è possibile ripetere l’esame con delle apposite cuffie a conduzione ossea che generano un suono mettendo direttamente in vibrazione (è assolutamente indolore e spesso per il paziente indifferente da una cuffia normale) le ossa del cranio. Viene così stimolato direttamente l’orecchio interno indipendentemente dall’orecchio esterno e medio.
Con la cuffia tradizionale si ha una precisa idea della funzionalità uditiva globale (soglia per via aerea), mentre con la cuffia a vibrazione ossea si valuta la funzionalità del sistema neurosensoriale (soglia per via ossea).
L’esame può essere effettuato anche in bambini di 3-4 anni purché collaboranti.