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Ipertrofia adenoidea

ipertrofiaadenoideaLe adenoidi o tonsille faringee sono un organo linfatico che fa parte dell’anello del Waldeyer e si collocano nella parete posteriore del cavo rinofaringeo, area anatomica che mette in comunicazione l’orofaringe con le fosse nasali e dove sboccano le tube uditive di Eustachio. Date le ridotte dimensioni delle ossa del bambino il cavo rinofaringeo ha un volume notevolmente ridotto rispetto a quello dell’adulto, inoltre data la maggiore attività del tessuto linfatico nei bimbi il volume delle adenoidi è maggiore rispetto a quello dell’adulto. Si capisce come sia molto più facile che il tessuto adenoideo possa occupare in toto il cavo rinofaringeo nel bambino. Il tessuto adenoideo nel bambino è fisiologicamente ipertrofico ma si parla di ipertrofia adenoidea vera e propria quando l’ingombro dato del tessuto linfatico causa dei problemi.

I sintomi possono essere causati da 2 differenti motivi:
1- blocco delle tube uditive di Eustachio: le tube uditive permettono al muco che normalmente si forma all’interno dell’orecchio medio di defluire nella gola; nel caso le adenoidi blocchino la tuba, nell’orecchio interessato si andrà ad accumulare del muco che impedirà la trasmissione del suono causando un’ipoacusia; inoltre il muco che ristagna favorisce lo svilupparsi di colonie batteriche e quindi la comparsa di otiti acute ricorrenti. Il problema può interessare uno e entrambe le orecchie
2- ostruzione della respirazione nasale: il bambino che non respira correttamente dal naso compenserà respirando cronicamente dalla bocca ed il viso e le ossa facciali adatteranno la loro forma per rendere più efficiente la respirazione orale: si svilupperà un palato con forma ogivale (ad arco), problemi di occlusione dentaria, il labbro superiore sporgente. I problemi maggiori si avranno però durante la notte: il bambino cercherà di respirare al meglio assumendo una posizione spesso supina con la testa iperestesa, la difficoltà di respirazione durante il sonno causerà roncopatia, un riposo agitato e scarso. I bambini affetti da ipertrofia adenoidea tendono più facilmente degli altri a bagnare il letto. Se un bambino riposa male, durante il giorno potrebbe essere sonnolento o più frequentemente iperattivo, agitato, irritabile, facilmente distraibile. Questi problemi associati all’ipoacusia possono giustificare un importante rallentamento dell’apprendimento. Non passando correttamente l’aria dalle fosse nasali, il muco tende a ristagnare e si hanno frequenti infezioni delle alte vie aeree (soprattutto riniti ed adenoiditi). Spesso ma non sempre l’ipertrofia adenoidea si associa all’ipertrofia tonsillare.

Per diagnosticare l’ipertrofia adenoidea è spesso sufficiente parlare con i genitori, valutare i sintomi ed osservare come respira il bambino. Per quantificare l’ipertrofia e decidere l’iter terapeutico è necessario effettuare una fibroscopia (quando il bambino abbia almeno 2-3 anni) o in alternativa eseguire una radiografia latero-laterale.

Si può contrastare l’ipertrofia adenoidea sia con terapia medica, basata sui lavaggi nasali e farmaci steroidei mediante spray o tramite l’intervento di adenoidectomia. L’adenoidectomia è un intervento molto rapido, effettuato in anestesia generale, della durata di pochi minuti, piuttosto sicuro, caratterizzato da un bassissimo tasso di complicanze che risolve in maniera rapida il problema. Spesso già dopo 2 settimane i genitori riferiscono che il bambino riposa bene, non russa più ed è più attento e tranquillo