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Parotidectomia

La parotidectomia è l’intervento di asportazione parziale o totale della ghiandola parotide.
Viene effettuata soprattutto per asportare tumori della ghiandola parotide sia benigni che maligni. Solo raramente i problemi di calcoli salivari della ghiandola parotide (scialolitiasi) richiedono l’asportazione della ghiandola e quindi l’intervento di parotidectomia.

incisioni_parotidectomia
In rosso: incisione tradizionale secondo Redon In blu: incisione estetica con prolungamento cervicale da ritidectomia (lift facciale)

Incisione
Esistono differenti tipi di incisione che possono essere utilizzati per l’intervento di parotidectomia.
L’incisione più comune è quella secondo Redon: si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio per poi curvare nuovamente e proseguire l’incisione nel collo.
Una variante è quella che combina la precedente incisione con quella da ritidectomia (lift facciale): si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio, a differenza della precedente incisione, il faglio si porta fino all’attaccatura del capillizio e poi discende sempre rimanendo adiacente all’attaccatura del capillizio, in questo modo i capelli copriranno l’incisione.
Altre varianti non effettuano l’incisione davanti all’orecchio.
Considerazioni sull’incisione: generalmente si tende a fare un’incisione piuttosto ampia, complessivamente di 7-9 cm, ma questo non deve spaventare: hanno un miglior risultato estetico incisioni lunghe effettuate tenendo conto delle linee di forza della cute che non incisioni brevi la cui sutura risulta sarà in tensione. La porzione dell’incisione davanti all’orecchio è quella che comunemente cicatrizza meglio e tende a diventare invisibile. La scelta dell’incisione viene effettuata dal chirurgo non solo in funzione del risultato estetico sperato ma anche per ragioni tecniche.

esiti incisione parotidectomia
Ottimi esiti di intervento di parotidectomia destra eseguito per asportare adenoma pleomorfo in giovane paziente. A cicatrizzazione completata l’incisione estetica è praticamente invisibile

Note tecniche dell’intervento
La parotidectomia viene di norma effettuata in anestesia generale. Essendo l’obiettivo quello di asportare un tumore si asporta una porzione della ghiandola parotide che contiene al suo interno il tumore. La chirurgia della parotide è resa complessa dal fatto che tale ghiandola è attraversata dal nervo faciale che permette il movimento dei muscoli mimici dal lato della ghiandola. Il nervo ha quindi un ruolo fondamentale per l’estetica, la comunicazione non verbale, per la protezione dell’occhio (una sezione del nervo non permette la chiusura completa della palpebra) e per l’alimentazione (una sezione del nervo non permette la chiusura completa, “a tenuta”, delle labbra). Inoltre il nervo si suddivide all’interno della ghaindola nelle sue branche e nei sui rami che hanno un calibro inferiore al millimetro.
Prima di asportare la ghiandola con il tumore si procede quindi alla ricerca del nervo faciale e all’isolamento delle sue branche in modo da asportare il tumore preservando il nervo faciale ed i sui rami.
In caso di tumori maligni la chirurgia può essere complessa e può essere necessario sacrificare alcuni rami del nervo ed asportare delle stazioni linfonodali del collo.
L’intervento ha una durata variabile dai 90 minuti alle 3 ore in funzione del tipo di tumore e dalla sua localizzazione. Viene di regola posizionato un drenaggio che viene tenuto per 3-4 giorni ed asportato prima della dimissione.

Nervo faciale al termine di intervento di parotidectomia totale sinistra

Complicanze dell’intervento
Come tutti gli interventi chirurgici in anestesia generale si possono verificare problemi con i farmaci anestetici di tipo allergico, è presente un rischio di sanguinamenti e di infezioni. In particolare per quanto riguarda l’intervento di parotidectomia esiste un rischio basso di lesioni parziali o complete (rarisssime) del nervo faciale; inoltre la porzione residua della ghiandola parotide può continuare a produrre della saliva che non trovando più uno sbocco verso il cavo orale si accumula nel collo, effettuando periodiche medicazioni compressive il problema tende a risolversi spontaneamente. Altra complicanza rara della parotidectomia è la sindrome di Frey: le terminazioni nervose che andavano alla ghiandola parotide, dopo l’intervento, vanno erroneamente ad innervare le ghiandole sudoripare della pelle, ecco quindi che in una piccola quota di pazienti si osserva la sudorazione della pelle della guancia e del collo soprattutto durante i pasti. Tale sindrome tende a risolversi spontaneamente in una buona quota di pazienti.