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All posts by adminpilolli - 7. page

Parlare dopo laringectomia totale

La chirurgia LASER della laringe, le laringectomie subtotali e il miglioramento della radioterapia permettono in un gran numero di pazienti di curare i tumori della laringe senza asportarla completamente.
Purtroppo ancora oggi molti tumori della laringe e della faringe possono essere curati solo con l’intervento di laringectomia totale (eventualmente esteso alla faringe: faringolaringectomia)
L’intervento di laringectomia totale prevede l’asportazione di tutta la laringe, l’abboccamento della trachea alla cute (tracheostomia completa permanente) e la ricostruzione di una nuova via alimentare completamente indipendente dalla via aerea. Alla dimissione, i pazienti sottoposti a laringectomia totale mangiano normalmente tramite la bocca ma respirano esclusivamente attraverso la tracheostomia (non più dalla bocca e dal naso).
Spesso i pazienti vedono questo intervento come molto mutilante ma in realtà è possibile conviverci quasi normalmente: la tracheotomia può essere facilmente nascosta da un foulard o da indumenti con il collo un po’ alto ed è possibile recuperare la voce! Continue reading

Dieta e consigli dopo tonsillectomia

L’intervento di tonsillectomia è una procedura molto semplice per il chirurgo, routinario, sicuro ma che comunque vede un basso tasso di complicanze.
La complicanza più temuta è sopratutto quella emorragica che non è possibile azzerare in nessun modo. Il rischio di sanguinamento rimane indipendentemente da ogni accortezza o tecnologia usata in sala operatoria.
I giorni più critici per il sanguinamento sono i primi 2-3 giorni dopo l’intervento e dall’undicesimo al quattordicesimo dopo la procedura. Continue reading

Calcolatore del BMI

 

Il BMI (Body Mass Index) o indice di massa corporea è un parametro utile per valutare il grado di obesità di un soggetto, basandosi su peso ed altezza

Altezza cm
Peso  kg  
    
IMC (BMI)    
Risultato     

Si misura dividendo il peso corporeo (in kg) per il quadrato della statura (in metri). I valori soglia di IMC consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per definire la condizione di sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesità dell’adulto sono stati recentemente unificati per uomini e donne:

  • IMC inferiore a 18,5 = sottopeso
  • IMC compreso tra 18,5 e 24,9 = normopeso
  • IMC compreso tra 25 e 29,9 = sovrappeso
  • IMC compreso tra 30 e 34,9 = 1° grado di obesità
  • IMC compreso tra 35 e 39,9 = 2° grado di obesità
  • IMC maggiore di 40 = 3° grado di obesità

 

 

Papillomi del cavo orale – orofaringe

2 piccoli papillomi del palato molle
2 piccoli papillomi del palato molle

I papillomi del cavo orale e dell’orofaringe sono delle piccole neoformazioni benigne causate dall’Human Papilloma Virus (HPV). Sono generalmente causate dai tipi di HPV che hanno meno probabilità di evolvere ad un tumore maligno. Si consiglia comunque la loro asportazione in quanto si possono diffondere sia alle mucose sane che ad altri soggetti. La trasmissione è esclusivamente da un essere umano all’altro e prevalentemente per via sessuale. Nella maggior parte dei casi è possibile asportarli con un semplice intervento in anestesia locale

La sindrome di Sjogren

Immagine coronale RMN di pz affetta da s di Sjogren con importante tumefazione della gh parotide destra
Immagine coronale RMN di pz affetta da s di Sjogren con importante tumefazione della gh parotide destra

E’ una patologia autoimmune lentamente progressiva, caratterizzata da manifestazioni sia organo-specifiche che sistemiche a largo raggio, le più importanti delle quali sono rappresentate da diminuita secrezione lacrimale e salivare che possono causare rispettivamente cheratocongiuntivite secca (xeroftalmia) e xerostomia (bocca secca). Spesso si può osservare l’ingrandimento delle ghiandole parotidi. Tutte le ghiandole esocrine possono venire coinvolte e perciò questa sindrome è anche definita una “esocrinopatia autoimmune”.

La sindrome di Sjögren può esistere isolatamente (forme primarie) o in associazione con altre malattie immunopatologiche (forme secondarie che costituiscono circa il 60% dei casi), prevalentemente in associazione con l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la sclerosi sistemica.

Colpisce il 2% della popolazione e prevalentemente il sesso femminile con un rapporto donne:uomini di  9:1 Continue reading

La paralisi delle corde vocali

Le 2 corde vocali sono le strutture che modulando il suono permettono di produrre la voce.

Le corde vocali possono smettere di muoversi o parzialmente (paresi) o completamente (paralisi). La loro mancata mobilità può essere dovuta o ad una massa che le blocca (carcinomi) o al blocco dell’articolazione tra l’aritenoide e la cricoide (rari, per fenomeni artrosici, traumatici o per necrosi delle cartilagini) o, situazione più frequente, per un mancato controllo nervoso delle corde vocali (paralisi ricorrenziale).
Le vie nervose possono essere interrotte o a livello del sistema nervoso centrale o a livello periferico. Le corde vocali sono controllate dai nervi laringei inferiori (o nervi ricorrenti) che si staccano dal X nervo cranico (nervo vago) a livello cervicale, discendono in basso fino a livello toracico (a destra circondando l’arteria succlavia e a sinistra circondando l’arco aortico) e poi risalgono nel collo (motivo per cui si chiamano anche nervi ricorrenti) andando ad innervare la laringe. Raramente, a destra, il nervo laringeo inferiore può andare ad innervare direttamente la laringe senza discendere nel torace (nervo ricorrente che non ricorre).

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Le fratture delle ossa nasali

TCFONSono molto frequenti, possono essere isolate o associate ad altre fratture craniche.
Si distinguono in composte e scomposte, le prime non necessitano di trattamento, possono interessare le ossa nasali e/o il setto.

Si possono classificare in fratture da traumi laterali e frontali.
In quelle da traumi laterali possono essere interessati 3 piani in funzione della cinetica crescente:
I piano: ossa nasali omolaterali con evidente affossamento;
II piano: setto nasale ed ossa nasali controlaterali;
III piano: frattura del processo frontale delle mascella e dell’osso lacrimale con possibile frammentazione e danni dell’apparato lacrimale.

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L’epistassi

Epistassi dalla serie televisiva Scrubs
Epistassi dalla serie televisiva Scrubs

L’epistassi ossia il sanguinamento dal naso non è una malattia ma un SINTOMO di patologie locali o sistemiche.

Cause sistemiche (60-70%): ipertensione arteriosa, assunzione di farmaci antiaggreganti o anticoagulanti, coagulopatie, piastrinopatie, piastrinopenie, insufficienza epatica, insufficienza renale, scorbuto.

Cause locali (30-40%): microtraumi da grattamento e corpi estranei (soprattutto nei bambini), piccole varici venose, traumi nasali, facciali, cranio-facciali, riniti, rinopatie granulomatose, fenomeni vasomotori (esposizione solare eccessiva), polveri irritanti, tumori benigni (polipi sanguinanti del setto, fibroangioma giovanile), ulcera trofica del setto (cocaina, cromo, cemento), tumori maligni (in genere causano secrezioni brunastre, striate di sangue), post-chirurgiche, telangectasie (malattia di Rendu-Osler).

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Le precancerosi ed i tumori maligni delle corde vocali

Anche le mucose della laringe ed in particolare delle corde vocali possono degenerare formando dei tumori maligni (prevalentemente carcinomi squamocellulari).

Tale fenomeno avviene prevalentemente in pazienti che fumano o che bevono cronicamente alcol.

Il processo degenerativo è rappresentato da un lungo iter, contraddistinto da molteplici stadi intermedi che vengono raccolti nella definizione generica di squamous intraepithelial lesions (SILs). Alcuni tipi di SILs sono auto-limitanti e reversibili, alcuni rimangono stabili, altri procedono inesorabilmente verso lo SCC, nonostante un adeguato follow-up e trattamento.

Leucoplachia del terzo medio della corda vocale sinistra
Leucoplachia del terzo medio della corda vocale sinistra

La classificazione più frequentemente utilizzata è quella proposta dalla World Health Organization (WHO)  nel 2005, che distingue le precancerosi laringee in:
1-Iperplasia squamocellulare: si osserva un’aumentata proliferazione cellulare che può interessare il livello spinocellulare, in tal caso si parla di acantosi, o gli strati basali o prebasali; l’architettura risulta essere regolare e priva di atipie
2-Displasia lieve: alterazione architetturale accompagnata da atipie, limitata al terzo inferiore dell’epitelio
3-Displasia moderata: alterazione architetturale interessante il terzo medio dell’epitelio, con cellule che presentano anormalità nucleari e nucleoli prominenti, senza mitosi anormali. Le lesioni possono associarsi a cheratosi
4-Displasia grave: interessante oltre i due terzi dell’epitelio,  con accentuate anomalie architetturali, atipie, evidenti anormalità nucleari, perdita di maturazione, pleomorfismo nucleare, nuclei bizzarri. Si osserva un numero aumentato di mitosi. La displasia grave ha lo stesso rischio di evoluzione a carcinoma invasivo del carcinoma in situ
5-Carcinoma in situ: ossia una trasformazione maligna che non invade la membrana basale

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Disfagia

Per disfagia si intende la difficoltà nel deglutire i cibi solidi e/o i liquidi

Principali cause di disfagia:

-Neurogene centrali: ictus, traumi cranici, demenza, malattia di Parkinson, tumori del tronco encefalico, SLA, sclerosi multipla, malattia di Huntington, poliomielite, sifilide.

-Neurogene periferiche: neuropatia periferica (diabete), miastenia gravis.

-Muscolari: polimiosite, dermatomiosite, distrofia muscolare, acalasia, spasmo esofageo diffuso, ipertono del LES, sclerodermia

-Ostruttive: tumori, ascessi, diverticolo di Zenker, diverticoli esofagei, masse estrinseche cervicali, mediastiniche, vascolari, spondilosi cervicale, anelli cicatriziali esofagei, corpi estranei.