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All posts by adminpilolli - 8. page

Fisiologia della deglutizione

L’atto deglutitorio inizia come un atto volontario e viene successivamente coordinato a livello del tronco encefalico dal nucleo del tratto solitario e dal nucleo ambiguo.

Nella deglutizione il bolo incontra una serie di sfinteri: labiale, linguo-palatale, velofaringeo, laringeo, m. cricofaringeo (UES), LES. Continue reading

Mappa della concentrazione dei pollini – Pianura Padana

La rinite allergica colpisce circa 40 milioni di persone solo negli Stati Uniti di America e può coinvolgere fino ad una persona su 6 con una maggiore prevalenza nell’infanzia.
E’ quindi importante capire quale siano gli allergeni che scatenano il problema e conoscere quali siano i livelli di concentrazione nell’aria dei principali pollini

Di seguito trovate il riepilogo della concentrazione di pollini riscontrati nella Pianura Padana (incluse le città di Torino e Milano) dell’ultima settimana e quale sia la previsione per la prossima settimana.

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Ipertrofia adenoidea

ipertrofiaadenoideaLe adenoidi o tonsille faringee sono un organo linfatico che fa parte dell’anello del Waldeyer e si collocano nella parete posteriore del cavo rinofaringeo, area anatomica che mette in comunicazione l’orofaringe con le fosse nasali e dove sboccano le tube uditive di Eustachio. Date le ridotte dimensioni delle ossa del bambino il cavo rinofaringeo ha un volume notevolmente ridotto rispetto a quello dell’adulto, inoltre data la maggiore attività del tessuto linfatico nei bimbi il volume delle adenoidi è maggiore rispetto a quello dell’adulto. Si capisce come sia molto più facile che il tessuto adenoideo possa occupare in toto il cavo rinofaringeo nel bambino. Il tessuto adenoideo nel bambino è fisiologicamente ipertrofico ma si parla di ipertrofia adenoidea vera e propria quando l’ingombro dato del tessuto linfatico causa dei problemi.

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L’esame audiometrico tonale

esameaudiometrico_2L’esame audiometrico tonale permette di obiettivare un calo dell’udito quantificando l’entità della perdita uditiva e quali frequenze siano compromesse. E’ inoltre possibile studiare separatamente la funzionalità del nervo acustico e del sistema di trasmissione dei suoni (orecchio esterno, membrana timpanica, catena ossiculare ed orecchio medio).
E’ un’esame semplice, non invasivo e di breve durata.
Il paziente viene posto in un ambiente silenzioso o insonorizzato e vengono posizionate delle cuffie tramite le quali vengono fatti ascoltare dei toni puri (suoni con una specifica frequenza) ad un’intensità nota. Viene chiesto al paziente di segnalare quando è in grado di udire i suoni. Viene quindi segnato su un tracciato la minima intensità a cui il soggetto è in grado di sentire i suoni, distinguendo le singole frequenze e le due orecchie.

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I noduli della tiroide

I noduli della tiroide sono un riscontro molto frequente: possono essere assolutamente innocui o essere un tumore tiroideo.
Nel caso alla palpazione del collo si riscontri un ingrandimento della tiroide o si percepisca una neoformazione è opportuno procedere con uno studio ecografico mirato e ad una valutazione della funzionalità tirodea mediante esami ematochimici.
L’ecografia permette facilmente di distinguere un nodulo solido da un nodulo cistico (a contenuto innocuo).
Nel caso si riscontri un nodulo solido sarà necessaria considerare la sua dimensione, la morfologia, la vascolarizzazione e la presenza di altri noduli nella tiroide o di linfonodi cervicali patologici. Questi parametri aiuteranno il clinico a stabilire l’utilità o meno di un prelievo di cellule dal nodulo mediante agoaspirato ecoguidato (FNAC): con un sottile ago si aspireranno alcune cellule da analizzare.
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L’instabilità e le vertigini

L’essere umano è in grado di percepire la propria posizione nello spazio integrando numerose informazioni che possono giungere dall’organo dell’equilibrio (posto nell’orecchio interno), dalla vista, dall’udito, dal tatto e dalla percezione della posizione del proprio corpo. Tutte le informazioni vengono processate ed elaborate dal sistema nervoso centrale.
Una patologia che interessi uno di questi passaggi può causare instabilità e vertigine.

E’ innanzitutto fondamentale distinguere le vertigini che interessino il sistema nervoso centrale (patologie neurologiche) dalle vertigini di origine periferica, di competenza ORL.
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Tecnica corretta per l’esecuzione dei lavaggi nasali.

Materiale necessario:
-sacca o flacone di soluzione fisiologica sterile
-siringa da 20 ml

Procedura:
-Montate l’ago alla siringa e prelevate dalla sacca/flacone la soluzione fisiologica
-Smontate l’ago (potete lasciarlo nella sacca/flacone)
-Appoggiate il beccuccio della siringa nella narice
-Fate un lavaggio con un po’ di vigore, indirizzando il flusso verso la nuca (il getto non deve andare verso l’alto)
-Fate 2 lavaggi per fossa nasale
-Per essere più comodi è consigliato posizionarsi sul lavandino con la testa leggermente flessa, fate attenzione ad indirizzare il getto sempre verso la nuca.
-Se il lavaggio viene fatto correttamente dovreste sentire il flusso d’acqua arrivare in gola con un po’ di vigore