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Collo, ipofaringe, laringe, tiroide e ghiandole salivari - 2. page

i noduli delle corde vocali

Noduli delle corde vocali in bambina di 8 anni, corde vocali abdotte

I noduli delle corde vocali sono nelle lesioni benigne che si formano per un non corretto uso della voce o per un abuso vocale, sia negli adulti che nei bambini.
Un non corretto utilizzo della voce può causare dei microtraumatismi cronici delle corde vocali che reagiscono creando un ispessimento per cercare di proteggersi. Tali ispessimenti (i noduli) non permettono una corretta chiusura delle corde vocali durante la fonazione e causano quindi una voce “sporca” (disfonia).
Si innesca un circolo vizioso per cui il paziente cercando di ottenere una voce migliore sforza ulteriormente la laringe ottenendo un aggravamento delle dimensioni dei noduli.

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Le metastasi laterocervicali da focus occulto

Molti tumori del distretto testa-collo sono caratterizzati da una precoce diffusione alle strutture linfatiche. Alcune cellule maligne possono muoversi attraverso i vasi linfatici ed accumularsi all’interno di un linfonodo, dove possono accrescersi e dare una reazione infiammatoria/infettiva del linfonodo che aumenterà il proprio volume e si parlerà quindi di linfoadenopatia. Continue reading

I danni del fumo alla laringe

I fumatori espongono la propria laringe ad un fortissimo e prolungato stress, infatti il fumo di sigaretta è un importante ossidante che causa uno stato infiammatorio cronico e, a lungo andare, provoca la formazione di tumori maligni.

Inizialmente si verifica una forma di laringite cronica che dà pochi sintomi e nessuna evidente anomalia all’esame fibroscopico, la voce è il primo campanello di allarme e si dimostra più roca e “rigida” (sclerofonia). Continue reading

La subacquea e le patologie ORL

Subacqueo che sta segnalando al compagno di aver difficoltà nella compensazione dell’orecchio medio

Chi effettua sport acquatici ed in particolare immersioni ed apnee é più esposto ad una serie di problematiche di competenza ORL.
Vediamole con ordine valutando da cosa sono causate, come prevenirle e come curarle.

 

 

 

 

 

 

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Le cisti da ritenzione delle ghiandole salivari minori (mucocele)

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Cisti da ritenzione di ghiandola salivare minore del labbro inferiore

Le cisti da ritenzione delle ghiandole salivari minori anche dette mucocele sono dovute all’accumulo di saliva all’interno di una ghiandola salivare minore per occlusione del suo dotto, in genere dopo un trauma. Le ghiandole salivari minori si trovano su tutte le mucose del cavo orale (e con minor densità dell’orofaringe), i mucoceli compaiono nelle aree più soggetti a traumi: la mucosa delle labbra e delle guance. Continue reading

La scialolitiasi

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Calcolo del dotto di Wharton

Con il termine scialolitiasi si intende la patologia infiammatoria delle ghiandole salivari maggiori dovuta alla formazione di calcoli (scialoliti) o nei dotti salivari o nel parenchima delle ghiandole.
I calcoli sono formati da carbonati di calcio o da fosfati di calcio combinati con altre molecole organiche. I meccanismi per cui si formano non sono chiarissimi, sicuramente il ristagno salivare ed i danni dell’epitelio dei dotti possono favorire la precipitazione dei sali. Continue reading

La disfonia

Voluminoso polipo angiomatoso della corda vocale sinistra
Voluminoso polipo angiomatoso della corda vocale sinistra

Per disfonia si intende la difficoltà nel produrre la voce, esistono differenti tipi di disfonia (raucedine, sclerofonia, afonia). In alcuni soggetti si possono avere problemi solo nella voce cantata (disodia).
Il problema può essere costante o fluttuante o può insorgere solo dopo un periodo più o meno breve di utilizzo della voce (astenofonia, affaticamento o vocale). Continue reading

La laringopatia da reflusso

L’acido prodotto dallo stomaco può risalire attraverso l’esofago e giungere fino a livello della faringe e della laringe. L’esofago è un organo robusto che da sintomatologia (pirosi retrosternale, algie) solo dopo esser stato stressato molto dall’acido. La faringe e soprattutto la laringe sono al contrario organi molto delicati e sono sufficienti poche gocce di acido gastrico per causare una sintomatologia.
La sintomatologia della laringopatia da reflusso è molto sfumata ed aspecifica.

I pazienti possono lamentare:
-bruciore faringo-laringeo
-tosse cronica secca
-sensazione di corpo estraneo
-disfonia
-necessità di raschiare la voce

laringopatiadareflussoLa sintomatologia può far sospettare questa problematica, per chiarire la diagnosi e soprattutto per escludere situazioni morbose più gravi è importante eseguire una fibroscopia flessibile transnasale nel caso in cui i sintomi siano presenti da oltre 2 settimane.

Segno tipico sarà l’iperemia della mucosa aritenoidea o della mucosa interaritenoidea.

 

Una volta accertata la diagnosi sarà opportuno eseguire un’attenta dieta ed alcune norme comportamentali per ridurre il reflusso gastro-esofageo e, a discrezione dello specialista, una terapia farmacologica. I risultati della terapia diventano palesi generalmente dopo almeno 2 settimane

Le laringectomie subtotali

Le laringectomie subtotali sono un gruppo di interventi diversi che si pongono l’obiettivo di asportare tumori della laringe permettendo al paziente, a guarigione completata, di respirare, parlare e mangiare per via naturale.
La funzione principale della laringe è quella di indirizzare correttamente la saliva ed il cibo verso la via alimentare e l’aria verso la trachea evitando che liquidi e cibo vadano accidentalmente nelle vie aeree (inalazione).
Paradossalmente la voce è una funzione accessoria della laringe (molti animali hanno la laringe ma non parlano) che si riesce a recuperare anche dopo completa asportazione della laringe (vedi parlare dopo laringectomia totale).
Il chirurgo con questi interventi stravolge completamente l’anatomia e la fisiologia della laringe, dopo l’intervento la neolaringe effettua dei movimenti completamente diversi rispetto alla situazione normale ma riesce a proteggere in maniera efficace le vie aeree dal cibo, permette un passaggio normale dell’aria ed è in grado di produrre una buona voce. Continue reading

Parotidectomia

La parotidectomia è l’intervento di asportazione parziale o totale della ghiandola parotide.
Viene effettuata soprattutto per asportare tumori della ghiandola parotide sia benigni che maligni. Solo raramente i problemi di calcoli salivari della ghiandola parotide (scialolitiasi) richiedono l’asportazione della ghiandola e quindi l’intervento di parotidectomia.

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In rosso: incisione tradizionale secondo Redon In blu: incisione estetica con prolungamento cervicale da ritidectomia (lift facciale)

Incisione
Esistono differenti tipi di incisione che possono essere utilizzati per l’intervento di parotidectomia.
L’incisione più comune è quella secondo Redon: si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio per poi curvare nuovamente e proseguire l’incisione nel collo.
Una variante è quella che combina la precedente incisione con quella da ritidectomia (lift facciale): si effettua un taglio anteriormente all’orecchio partendo dalla radice dell’elice, si scende fino al lobo dell’orecchio e poi si risale andando posteriormente all’orecchio, a differenza della precedente incisione, il faglio si porta fino all’attaccatura del capillizio e poi discende sempre rimanendo adiacente all’attaccatura del capillizio, in questo modo i capelli copriranno l’incisione. Continue reading